Politica

Albenga, elezioni comunali: parla l’ex sindaco Mauro Zunino

Albenga - Ponte sul Centa

Albenga. L’ex sindaco di Albenga, Mauro Zunino, fa alcune considerazioni sulle elezioni politiche ingaune che porteranno alla scelta del  futuro sindaco della città, precisando, però, di non avere intenzione di candidarsi.

“Un compito impegnativo per la prossima amministrazione di Albenga: proseguire, o forse riprendere, nel promuovere il cambiamento del volto di questa città: renderla più vivibile, più sicura, più bella e più a misura d’uomo – dice -. Ci sono, certamente, ancora grandi opere da compiere ma, soprattutto, bisogna restituire ai cittadini il piacere, la voglia e l’orgoglio di vivere Albenga, così come credo sia accaduto  sotto   la mia amministrazione. La ricordate? Quella del “Fare”.

Una maggioranza, la sua, che però si mostrò divisa e lo portò ad essere sfiduciato dai suoi stessi alleati nel 2004.  Un boccone amaro per Zunino che, infatti, fa riferimento più volte a ciò che accadde cinque anni fa.

“Chi sarà in grado di proseguire nel percorso tracciato ed  in parte attuato dal 2001 al 2004, incoscientemente e traumaticamente paralizzato da sconsiderati poi pentiti (tardi, forse troppo tardi), quindi parzialmente ripreso ma portato  avanti lentamente ed a fatica con un traguardo ancora lontano nonostante i 5 anni trascorsi? – sottolinea -. Quale sarà la risposta  all’appuntamento con il giudizio della nostra collettività?  Certamente per tutti l’analisi del passato, sia quello ormai remoto che quello recente, sarà motivo di profonda riflessione, di indagine anche introspettiva per alcuni”.

“Conteranno di più le persone o le appartenenze politiche, e le politiche lasceranno lavorare le persone che vogliono poter contare? Prevarrà la voglia di fare  o la visibilità, il rapporto con la collettività o il teatrino della politica, la trasparenza o l’opacità dei vetri d’agenzia? Le persone che si affacciano o rimangono, per quanto à dato sapere, le conosciamo. La speranza è che le schede, se non inquinate, escano dalle urne con una risposta chiara”.

E ancora: “Cosa farà quella “maggioranza silenziosa ma laboriosa” che è sempre stato l’ago della bilancia in Albenga?
Personalmente anche dai banchi della “minoranza” ove le deviazioni della politica mi avevano relegato, so di aver svolto il mio compito nell’interesse specifico della nostra collettività. Vari motivi, soprattutto personali, m’impongono per questa tornata di non scendere direttamente in campo, e me ne scuso con coloro, tanti, che mi hanno lusingato coi loro apprezzamenti”.

“Io ed i miei iniziali compagni di cordata siamo sempre pronti ad ascoltare e quindi amplificare suggerimenti, critica e, quando meritato, plauso; a tal fine probabilmente da quelle pagine della nostra rivista “Gente di Riviera”, sospesa ma mai abbandonata, ridaremo voce a chi intenderà proporre, indicare, progettare e, quando occorre, criticare”.

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