Politica

Accordo Udc-Burlando: pioggia di critiche dagli esponenti del Pdl

Regione Sede Genova

Regione. L’ufficializzazione dell’accordo tra l’Udc e il candidato alla presidenza della Regione Claudio Burlando, giunta nella serata di ieri, scatena le reazioni degli esponenti del centrodestra.

“La teoria dei due forni corrisponde alla scelta che Monteleone fa a sostegno di Burlando – afferma Michele Scandroglio, coordinatore regionale del Pdl ligure -. Strana coppia Casini – Burlando, lontana dagli elettori democratici cristiani, lontana dai valori della dottrina sociale, lontana dagli interessi della Liguria ma certamente utile alla spartizione di posti di governo e sottogoverno regionale”.

“La Liguria moderata, la Liguria che nel grigiore della sinistra non vede alcun futuro – dichiara Scandroglio – saprà rispondere adeguatamente premiando il Popolo della Libertà, unico vero difensore dei valori cristiani, e Sandro Biasotti, che rappresenta la certezza di un futuro concreto e di sviluppo”.

Gli fa eco Matteo Rosso, Consigliere regionale del Pdl: “Finalmente il segretario regionale dell’Udc ha smesso di prendere in giro i cittadini ed ha deciso di rendere finalmente pubblico quell’accordo con Burlando che non nasce oggi ma da anni di politica fatta in maggioranza insieme alla sinistra”.

“La storia personale – sottolinea Rosso – ha certamente la sua importanza e la coerenza di Monteleone è quella di confermare prima in Comune e poi in regione che è sempre stato eletto con il centrosinistra e personalmente non ho mai avuto dubbi che ci potesse essere alcuna condivisione sui valori e su i programmi con queste persone legate a doppia mandata alla Sinistra di Burlando”.

“E’ facile – conclude Rosso – immaginare quali siano le vere motivazioni di questo accordo con Burlando che penso siano ben lontane da valori ed ideali ma molto più vicine a poltrone, poltroncine e magari anche divani su cui andare a sedersi”.

Luigi Morgillo, anch’egli esponente del Pdl in Consiglio regionale, rincara la dose: “Considerato il grande interesse e la vicinanza che ho sempre avuto ai principi ed ai valori ai quali si ispirano gli esponenti dell’Udc, sarei curioso di sapere qual è l’accordo programmatico che ha convinto l’Udc ligure e che lo ha portato ad allearsi con la sinistra più becera e radicale, con i Verdi, con quelli che hanno fatto leggi paragonabili agli espropri proletari, con quelli che hanno previsto la sperimentazione della pillola antiabortiva, con quelli che sostengono la parificazione della famiglia con le coppie gay e via dicendo”.

“Ho appreso – prosegue Morgillo – che l’accordo è stato fato su un certo numero di poltrone ma nessun accenno a quei principi e valori irrinunciabili e non negoziabili a cui si dovrebbero ispirare e far riferimento i cattolici impegnati in politica”.

“Non capiamo proprio come Monteleone e soci pensano di poter essere determinanti nelle future decisioni di tale maggioranza visto che anche i sondaggi gli assegnano un numero di consiglieri irrilevante per poter incidere sulle decisioni. Comunque non possiamo fare altro che ringraziarli di tale scelta – conclude Morgillo -, perché tutti gli elettori coerenti con i principi ai quali anche noi ci ispiriamo e che sempre sono quelli del Partito Popolare Europeo correranno verso di noi per coerenza”.

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