Politica

Vado, progetto riqualificazione porto: il Comune rivuole la piscina

Waterfront masterplan Vado Ligure

[thumb:2240:l]Vado L. Nessuna grossa novità è emersa dalla conferenza dei servizi di questa mattina sul progetto per la realizzazione dell’intervento di riqualificazione del fronte urbano e portuale di Vado presentato dall’Ati Technital, GLF, Cranchi e Progei srl. L’incontro, che si è svolto presso l’Autorità Portuale di Savona, è servito ai progettisti ad illustrare il progetto e agli enti per esprimere le proprie prescrizioni in vista della successiva fase di gara pubblica.

La conferenza di questa mattina non era infatti deliberante ma referente quindi l’incontro rappresentava ancora una fase preliminare dell’operazione. Il progetto è stato prima presentato da parte del “pool” di professionisti dell’Ati, i quali hanno spiegato ai rappresentanti di Regione Liguria, Provincia di Savona, Comune di Vado, Sovrintendenza ai beni Ambientali ed Archeologici, capitaneria di porto, le varie parti del complesso intervento di riqualificazione che, in sintesi, prevede investimenti privati per 71 milioni di euro, ricalcando lo Schema di Assetto urbanistico (Sau) già approvato dal Comune di Vado.

Poi sono state avanzate alcune richieste da parte degli enti partecipanti. Richieste che saranno inserite tra le prescrizioni della nuova pubblicazione del project financing, seconda fase del procedimento che porterà entro un alcuni mesi alla definizione del progetto definitivo. Oltre al parcheggio interrato per circa 600 auto, una nuova darsena per 250-300 posti barca, un polo di attrazione con bar, ristorante e discoteca, aree verdi pubbliche, un teatro all’aperto e strutture commerciali per quasi 8000 metri quadrati, nel progetto definitivo, così come ha richiesto il sindaco di Vado Attilio Caviglia, dovrà ritornare la piscina coperta.

La piscina era infatti stata eliminata dalla precedente amministrazione comunale vadese che ad essa aveva preferito la pista di pattinaggio. Attilio Caviglia, presente insieme all’assessore all’Urbanistica Enrico Ilarcio, ha sottolineato l’esigenza di “tornare” a quanto previsto negli indirizzi votati in consiglio comunale a Vado nel dicembre 2006 e nel Masterplan relativo al concorso di idee. A questo punto tutte le osservazioni fatte dai tecnici della Regione, della Provincia, dalla sovrintendenza e dal Comune di Vado dovranno pervenire scritte. Sulla base di queste prescrizioni verrà quindi presentato un progetto preliminare che parteciperà poi alla gara pubblica.

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