Cronaca

Sporting, Fasciolo: “C’è trattativa immobiliare, nessuno ha parlato di moschea”

Finale Ligure - sporting

[thumb:15437:l]Finale Ligure Una moschea al posto della discoteca Sporting Club di San Bernardino, a Finale Ligure. La notizia è di quelle che suscitano scalpore e fanno discutere ancora prima di essere confermate. E, almeno per ora, di conferme ufficiali in proposito non ce ne sono state. Anzi il proprietario della struttura, Fabrizio Fasciolo, raggiunto da IVG.IT, nega che qualcuno finora abbia parlato di questa ipotesi: “Forse si sta esagerando. C’è in piedi una trattativa immobiliare per la riconversione dell’area, ma nessuno ha mai parlato di moschea”.

“Non so come sia uscita questa voce. Non è nemmeno che io voglia fare il misterioso ma è in corso una trattativa molto importante e non vorrei entrare troppo nello specifico. Posso confermare che c’è stata un’offerta da parte di un’agenzia che si occupa di intermediazione. A voler essere precisi ci sono in piedi tre trattative ma tutte per il residenziale. Che poi è anche ciò che è previsto dal Puc” prosegue Fasciolo.

“Io posso dire solo che c’è un’area da 1200 metri quadrati da riconvertire. Arrivare a parlare del muezzin che richiamerà i fedeli da qui mi sembra una forzatura. La destinazione prevista è quella di una situazione alberghiera-residenziale poi se ci faranno una moschea non sta a me dirlo. Ribadisco comunque che, al momento, nessuno ha nominato una moschea” conclude il patron dello Sporting.[image:15437:r]

Intanto c’è già chi è pronto ad opporsi con forza all’eventuale arrivo di una moschea al posto della discoteca di San Bernardino. E’ Andrea Bronda, segretario della Lega Nord che si è detto stupito di questa notizia: “Siamo contrari a questa ipotesi. Anche perché se venisse confermara si sta portando avanti in gran segreto e alle spalle dei cittadini. Non vediamo l’esigenza di creare una nuova mina vagante nel nostro territorio”.

“Non è necessaria, ce ne sono già troppi di luoghi di culto. Non mi pare che negli stati islamici ci sia questa grande disponibilità ad autorizzare la realizzazione di chiese o altri luoghi di culto. La Svizzera ha appena dato un netto segno di democrazian, non siamo xenofobi, faremo come a Genova, se servirà ci opporremo con manifestazioni e raccolte di firme in questa battaglia” ha concluso Bronda.

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