Savona, il freddo mette in difficoltà gli animali: appello dell’Enpa

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[thumb:15256:l]Savona. “Il freddo intenso di questi giorni mette a dura prova la sopravvivenza degli animali liberi e provoca una crudele selezione naturale”. A spiegarlo è l’Enpa savonese che aggiunge: “Con il calo della temperatura, il bilancio energetico richiede infatti un aumento di cibo che, spesso, i soggetti meno intraprendenti, o già debilitati non trovano, andando incontro ad una morte dolorosa”.

Per queste ragioni la Protezione Animali savonese lancia un’appello e chiede a quanti amano gli animali liberi, di offrire loro cibo per far fronte alla penuria di risorse alimentari ed alla necessità di calorie supplementari. “Un modo civile per differenziarsi da tanti ‘sportivi’ cacciatori che, approfittando della situazione, si recheranno nelle poche zone sgombre di neve per abbattere poveri animali debilitati ed affamati. La caccia agli ungulati (cinghiali, caprioli e daini) è addirittura permessa sulla neve” spiegano dall’Enpa.

Ecco il menu, descritto dai volontari della protezione animali, per le varie specie di volatili presenti in città e nelle campagne. Cinciallegre: arachidi; picchi: carne cruda; passeri e merli: pane secco sbriciolato e piccole granaglie; merli e pettirossi: croste di formaggio tagliate a piccoli cubetti; tordi, storni e pettirossi: frutta fresca; fringuelli e capinere: semi di girasole, fiocchi di cereali, dolci sminuzzati; colombi e tortore: granaglie e riso.

L’Enpa ricorda però che occorre scegliere attentamente i siti di somministrazione del cibo, per evitare di disturbare o danneggiare le altrui proprietà; meglio non farlo da finestre e balconi e recarsi invece in giardini, parchi pubblici o addirittura ai margini o all’interno di campagne e boschi o lungo i torrenti.

“L’invito vale per tutti i comuni ove questa francescana attività è permessa. A Savona ed Alassio (salvo poi invitare il cantante dei colombi, Povia) invece vige un discutibile divieto, contestato dagli animalisti e da molti turisti, che non serve a nulla, neppure a ridurre il numero di animali o allontanarli. A coloro che obbiettano che bisogna lasciar fare alla natura, noi rispondiamo di cominciare coerentemente ad applicare il concetto a se stessi” concludono dalla Protezioni Animali.

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