Economia

Regione, Vesco scrive a Matteoli e Scajola: “Alta velocità non penalizzi il trasporto regionale”

Treno

[thumb:2034:l]Regione. “La Regione Liguria si riserva di mettere in atto tutte le azioni che riterrà opportune per tutelare gli interessi pubblici del proprio territorio, visto che non possiamo permettere che le risorse per il trasporto ferroviario vadano prioritariamente a beneficio dei collegamenti ad Alta Velocità a scapito di quelli regionali e di medio raggio”. Lo scrive l’assessore ai trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco ai Ministri delle Infrastrutture e Trasporti e dello Sviluppo economico, Altero Matteoli e Claudio Scajola per rimarcare il “disagio a seguito della decisione unilaterale di Trenitalia di sopprimere numerosi collegamenti Intercity ed ESCity sulla tratta Genova-Torino e i collegamenti Eurocity Genova-Nizza”.

L’assessore ai trasporti Vesco che aveva già denunciato la situazione attraverso una lettera indirizzata alla Direzione nazionale Passeggeri in cui chiedeva di ripristinare i collegamenti soppressi in occasione del cambio di orario ferroviario, si è rivolto oggi ai Ministri competenti per chiedere che la Liguria non venga penalizzata. “La scelta unilaterale di Trenitalia – sottolinea Vesco – rischia di isolare sempre di più il territorio ligure da un contesto di collegamenti nazionali e internazionali, con pesanti ripercussioni anche sulle presenze turistiche nelle riviere liguri”.

“In particolare – continua Vesco – l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario coincide con il debutto nazionale dei treni Frecciabianca, nome di marketing per i già esistenti EurostarCity, e con la penalizzazione del territorio ligure che se guadagna un collegamento andata e ritorno con Milano, un treno per Roma e due dalla capitale, perde la coppia di treni diretti a Firenze, nove collegamenti da e per Torino e i collegamenti diretti Genova-Nizza”. Con la lettera ai due Ministri l’assessore ai trasporti della Regione Liguria di fatto chiede che vengano “ripristinati i collegamenti soppressi garantendo stabilità nelle relazioni tra i capoluoghi di regione e lo sviluppo delle relazioni turistiche”.

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