Economia

Cengio, aree Acna: il Piemonte replica a Vaccarezza

Acna Cengio

[thumb:4439:l]Cengio. Le aree Acna di Cengio sono state tra i temi affrontati nel corso della conferenza programmatica di Cairo Sarà. Dopo la dura presa di posizione del presidente della Provincia di Savona Angelo Vaccarezza, non si è fatta attendere la replica da parte dell’assessore regionale ai trasporti della Regione Piemonte, Daniele Borioli, che sul braccio di ferro tra Liguria e Piemonte in tema di risarcimento danni ed utilizzo economico delle aree, ad IVG.it ha così dichiarato: “Credo sbagliato l’approccio del presidente Vaccarezza, mi sembra normale che la nostra Regione rivendichi il rispetto degli accordi precedentemente pattuiti, tuttavia mi auguro che clima si posso svelenire e arrivare ad un accordo di programma organico e ben strutturato tra Regione Liguria e Regione Piemonte. Credo ci siano le condizioni per arrivare ad un compromesso onorevole”.

E sulle accuse lanciate dal presidente Vaccarezza sul fatto che la Regione Piemonte desideri utilizzare le risorse del risarcimento dei danni ambientali per altri scopi, secca la risposta di Borioli: “Abbiamo sempre lavorato per sostenere i comuni piemontesi confinanti con Cengio ed il territorio del Basso Piemonte interessato dalle aree ex Acna, non credo che le polemiche porteranno a dei risultati concreti. Si è usciti da una situazione molto difficile, ed è interesse comune delle due Regioni riuscire a trovare un’intesa per il futuro di un’area strategica”.

Prove di dialogo arrivano invece dall’assessore provinciale Paolo Marson: “La Provincia deve mantenere un ruolo di coordinamento del territorio, quindi anche sulla riconversione produttiva delle aree Acna. Quelle aree sono strategiche e serve una programmazione chiara con interventi concreti e fattibili, occorre creare le giuste convergenze di intenti e di interessi”. A rischio, infatti, anche secondo quanto trapelato dalla stessa Port Authority savonese, che non ha preso di buon grado la diatriba tra Piemonte e Liguria, anche l’opzione di installare nelle aree un polo della logistica, oppure analizzare i percorsi di un possibile sviluppo retroportuale.

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