Politica

Acna Cengio, Vaccarezza: “Il Piemonte deve sedersi al tavolo”

Acna Cengio

[thumb:4439:l]Savona. A Palazzo Nervi questa mattina si è riunito il Tavolo di Coordinamento delle aree ex Acna di Cengio. Il presidente della Provincia Angelo Vaccarezza commentando l’esito dell’incontro ha duramente attaccato la Regione Piemonte: “Brillava per la sua assenza”. “La società Syndial ha messo a disposizione una cifra pari a 55 milioni di Euro come risarcimento per il danno ambientale” spiega Vaccarezza.

“La posizione della Regione Piemonte su questo argomento è assolutamente inaccettabile poiché, con questo atteggiamento di assenza, oltre a mancare di rispetto agli altri interlocutori coinvolti, continua soprattutto ad ostacolare l’applicazione della Legge 13 che prevede la possibilità di adottare una procedura transattiva nei confronti della società Syndial” aggiunge il presidente della Provincia.

“La reiterata indisponibilità della Regione Piemonte a prendere in considerazione ogni possibilità di procedimento transattivo, di fatto condanna la Valbormida (sul doppio versante piemontese e ligure) ad ulteriori 10 anni di attesa nei confronti di future, ignote prospettive. E’ assolutamente impossibile, infatti, poter prevedere i tempi per la conclusione di una causa per danno ambientale ed i conseguenti esiti, soprattutto se si tiene conto che durante l’ultimo anno e mezzo la causa è passata attraverso tre diversi giudici, e questo solo per l’apertura della fase istruttoria. Quella della Regione Piemonte è una posizione miope, figlia della campagna elettorale che lì si sta svolgendo e dettata, probabilmente, dall’incapacità di creare consenso sui fatti e dall’idea errata di doverlo ricercare solo ed esclusivamente sulla base di belle parole” prosegue il numero uno della Provincia.

“La proposta odierna formulata da Syndial è una proposta concreta, che apre ad una altrettanto concreta trattativa. La non accettazione in termini assoluti della possibilità di transare da parte della Regione Piemonte dipende solo ed esclusivamente dal fatto che, parte di questa cifra (pari a circa 27 milioni di euro), sta per essere anticipata dal Ministero dell’Ambiente alla Regione Piemonte stessa. Da qui l’intenzione della Regione di incassare suddetta somma e, successivamente, aprire l’iter processuale per la causa relativa al danno ambientale, con il solo risultato di ingessare per altri 10 anni una situazione già drammaticamente compromessa” ha spiegato ancora Angelo Vaccarezza.

Il presidente della Provincia ha sottolineato l’importanza di prendere provvedimenti tramite due azioni: bloccare l’erogazione del finanziamento da parte del Ministero dell’Ambiente e costringere la Regione Piemonte a sedersi al tavolo per decidere concretamente e rapidamente come impiegare la cifra oggetto della transazione. “Visto che è nostro prioritario interesse che le istanze delle Provincie di Savona e di Cuneo e dei Comuni di Saliceto e Cengio vengano accolte e trovino attuazione e soddisfazione”.

“Ringrazio pertanto la Provincia di Cuneo che con grande intelligenza e professionalità era al tavolo per sostenere e difendere le richieste delle sue aree di riferimento e mi limito a ricordare che la procedura della legge 13 può essere aperta e chiusa dal Ministero dell’Ambiente anche in mancanza di consenso delle Regioni e delle autonomie locali che sono chiamate ad esprimere un parere non vincolante. Mi auguro, anzi sono certo, che il Presidente Burlando porterà avanti nei confronti del Ministero, le medesime istanze che io stesso sto attuando e che insieme potremo dare nuovo impulso di sviluppo alle nostre aree” ha aggiunto ancora Vaccarezza.

“Il fattore determinate per il rilancio dell’economia della valle Bormida è il tempo. Dieci anni di attesa costano. Troppo. Ma una transazione che porta con se risorse economiche certe, a differenza di una causa legale che potrebbe non portare a nulla, va ritenuta una opportunità concreta, da prendere al volo. Speriamo che vinca il senso di responsabilità e che la Regione Piemonte comprenda che la buona amministrazione è l’unico passaporto per vincere delle elezioni, non certo le posizioni
strumentali che portano con sé solo danno all’economia di tutti” ha concluso il presidente della Provincia.

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