Cronaca

Savona, uccide la moglie e tenta di togliersi la vita

Armi e Soccorso

[thumb:13280:l]Savona. Un malato neoplastico grave, affetto da crisi depressive, ha ucciso la moglie con un colpo di pistola. Il tragico episodio, consumatosi fra le mura domestiche, è avvenuto alle 22,30 di questa sera a Savona, in via Lanzone (traversa a sud di via Comotto) nella zona della Fontanassa.

La vittima è Elena Ornella Bertocci, 70 anni, titolare di un negozio in piazza Dante ad Albisola Superiore. L’uomo, Vittorio Beltrami, 68 anni, dopo il folle gesto, ha cercato di togliersi la vita volgendo l’arma contro se stesso, ma inutilmente perché si è inceppata. Soccorso dai militi della pubblica assistenza, è stato accompagnato in pronto soccorso in stato confusionale.

Entrambi condannati dalla malattia, ormai terminali, pare che abbiano maturato insieme l’idea dell’omicidio-suicidio per morire nello stesso momento, legati da un vincolo d’amore che non intendeva tollerare la scomparsa dell’uno o dell’altro. L’uomo anzi avrebbe progettato da oltre un mese di farla finita e si sarebbe fatto dimettere dall’ospedale proprio per realizzare il suo disegno, incapace di rassegnarsi.

Beltrami è affetto da un calcinoma allo stomaco che gli era stato da tempo diagnosticato e che lo aveva gettato nel baratro della disperazione. La donna, invece, tormentata dall’obesità e da cardiopatia, era ad uno stadio che ne minava la sopravvivenza.

La coppia viveva in completa simbiosi. Beltrami questa sera ha impugnato una vecchia pistola Beretta calibro 7,65 che aveva in casa ed ha premuto il grilletto puntando la canna alla testa della moglie. Un solo colpo. La consorte non ha avuto scampo. Poi, l’uomo ha puntato l’arma alla propria tempia facendo fuoco, ma un malfunzionamento gli ha impedito di realizzare il proposito suicida. Neanche l’uso di un paio di forbici per sbloccare l’arma lo ha aiutato a ripristinare il funzionamento della pistola.

Il cadavere della donna è stato scoperto poco dopo dalla badante che assisteva i due coniugi. In via Lanzone sono subito arrivate le pattuglie della squadra mobile della polizia di Stato, mentre veniva informato il magistrato di turno, il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro. Beltrami è stato accompagnato in ospedale, in stato di choc, piantonato dagli agenti.

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