Cronaca

Incendio a Perti: allarme per sito archeologico, bonifica laboriosa

[random4:76:l]Agg. ore 15,21. Proseguono in queste ore le operazioni di bonifica intorno alle aree percorse dal fuoco, poste in essere dai volontari della Protezione civile. Le squadre antincendio inoltre stanno attuando opera di vigilanza, al fine di scongiurare l’eventuale riaccensione di focolai già dati per spenti. Tuttavia proseguono le telefonate ai vigili del fuoco da parte di cittadini preoccupati per i pinnacoli di fumo che continuano ad alzarsi dai tronchi bruciati, facendo temere una possibile ripresa delle fiamme.

Finale Ligure. Sulla Rocca di Perti, dove è in atto un vasto incendio boschivo dalle 22 di ieri sera, si trova il Villaggio delle Anime, un importante sito archeologico dell’Età del Ferro nel quale sono state rinvenute ceramiche di produzione locale e di importazione che collegano il Finalese al mondo etrusco e celtico. C’è ora preoccupazione per i possibili danni lasciati dalle fiamme, via via circoscritte dopo una laboriosa opera congiunta di vigili del fuoco, uomini del Corpo Forestale e volontari della Protezione civile.

Da questa mattina hanno effettuato getti d’acqua nella zona due Canadair (attualmente solo il 27 è operativo) e l’elicottero regionale che, dopo il rifornimento di carburante, tornerà a sorvolare l’area. Difficile l’intervento al suolo, a causa del carattere impervio del terreno e della presenza di grosse formazioni rocciose fra la vegetazione. Attualmente, dopo circa tre ore di intense operazioni mattutine, rimangono soltanto pochi focolai isolati su fronti spezzettati giudicati non più minacciosi.

Secondo una prima stima approssimativa, sarebbero andati in fumo circa 30 ettari di macchia. Secondo quanto attestato dagli operatori, inoltre, le operazioni di bonifica richiederanno molto tempo e lavoro. Una cinquantina le persone impiegate nell’opera di spegnimento. Intanto, sono già al lavoro gli specialisti del Nucleo Investigativo della Forestale per individuare le cause del rogo.

Si ipotizza, almeno per ora, più un’origine colposa che non dolosa, anche se ovviamente non si escludono le varie possibilità. Potrebbe essere stata l’imperizia di qualcuno a innescare le fiamme. Si tende ad escludere, però, che possano essere stati rocciatori, abituati a frequentare le “palestre” verticali e a rispettarne il patrimonio naturale. Non è ancora chiaro da dove si sia originato l’incendio, ma si presume che sia partito dal versante verso Calice. Fortunatamente l’assenza di vento durante la notte ha evitato che il rogo si ingrossasse rapidamente a dismisura.

Il portavoce del Verdi del Finalese, Gabriello Castellazzi, non lesina le critiche: “La giunta regionale ha decretato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi in tutto il territorio ligure. Il decreto precisava che dovevano essere immediatamente predisposti stampati contenenti un decalogo per tutti i cittadini in contatto con il bosco. Gli avvisi formali, contenente il decreto, sono stati affissi all’albo pretorio dei Comuni, ma è troppo poco. I sindaci che non hanno rispettato la normativa si dovrebbero dimettere. Depliant e manifesti si sarebbero dovuti distribuire tramite le Comunità Montane e i consorzi di Comuni sul tutto il territorio regionale, soprattutto nelle aree rurali e boschive. Insieme a comunicazioni attraverso stampa, radio e televisione”.

“I Verdi – conclude Castellazzi – ricordano ancora una volta la necessità di creare il Parco del Finale con un sistema di controllo del territorio in grado di tutelare il nostro patrimonio naturale inestimabile”.

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