[thumb:9825:l]Valbormida. La Protezione Animali savonese segnala che sono stati rinvenuti, in diverse zone dell’entroterra valbormidese (come la collina del Dego e la zona di Ca’ Geppin sopra Montenotte) i corpi di decine di cinghiali e caprioli morti di fame, sotto la stretta dell’inverno. Si tratta in prevalenza di esemplari di 30-40 chili e sotto l’anno di età. Molti altri, anche di altre specie, se ne troveranno con il disgelo.
“Nessun aiuto a cinghiali e caprioli affamati è stato portato dalle autorità competenti, a differenza di quanto fatto in altre regioni o parchi e da molti cittadini – osservano dall’Enpa di Savona – Regione e Province, con l’incredibile appoggio di Legambiente, vietano tale attività, sostenendo che i cinghiali scendono nelle città perché c’è qualcuno che li foraggia; è invece vero che essi vi sono stati spinti dalle battute di caccia e qui hanno trovato il cibo nella spazzatura cittadina”. L’Enpa propone di creare depositi di mangimi nei boschi, dove gli animali possano alimentarsi senza scendere in città.