Charles Darwin ispirato dal finalese Giorgio Gallesio

Charles Darwin

[thumb:10649:l]Finale Ligure. In tutto il mondo, in occasione del bicentenario della nascita, si ricorda Charles Darwin. Pochi sanno dei collegamenti tra l’illustre scienziato inglese e Finale Ligure. “Peccato che nessuno in questi giorni lo metta in rilievo” osserva Gabriello Castellazzi, presidente del Distretto Scolastico Finalese e portavoce cittadino dei Verdi.

Il padre dell’evoluzionismo si interessò alle ricerche effettuate dal finalese Giorgio Gallesio, agronomo di grande esperienza vissuto a Finalborgo tra il 1772 e il 1839. “Darwin riconobbe in modo esplicito la validità degli studi ottenuti da Gallesio in terra finalese, infatti, in uno dei testi da lui pubblicati, ‘Variazioni degli animali e delle piante allo stato domestico’, mise in rilievo i dati scientifici emersi dallo studio sugli incroci e sui meccanismi di riproduzione” spiega Castellazzi.

Darwin dichiarò “Gallesio, who certainly has great experience” ed elencò gli interessanti risultati originati dall’osservazione degli incroci tra vegetali e le variazioni conseguenti descritte dall’agronomo. “Ci si può chiedere come facesse Darwin a conoscere e quindi apprezzare gli studi di un finalese della lontana Riviera Ligure – osserva Castellazzi – Questo può essere facilmente spiegato: Giorgio Gallesio aveva collegamenti internazionali nel campo scientifico, nonostante le difficoltà dei mezzi di comunicazione di quell’epoca, e amava confrontare le sue ricerche con altri scienziati europei. Per far conoscere i risultati delle sue ricerche, fece pubblicare a Vienna un suo libro in lingua tedesca ‘Theorie der vegetablishe Reproduktion'”. Ovvero “Teoria della riproduzione vegetale”, del 1816.

Aggiunge Castellazzi: “Scelse la lingua tedesca perché, agli inizi del 1800, era il tedesco e non ancora l’inglese la lingua internazionale del mondo scientifico”. “Amo pensare – conclude – che da uno studioso finalese possa essere scoccata anche una sola scintilla in grado di innescare nella mente del grande scienziato inglese l’intuizione che diede il nuovo corso agli studi e alle scoperte rivoluzionarie della biologia e della medicina, studi che hanno influito in modo determinante nella vita di tutti noi”.

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