Savona. Alla ripresa dell’orario invernale la Biblioteca Barrili di Savona si presenta arricchita da una serie di donazioni che aumentano il suo patrimonio librario, arrivato ormai a superare le 150.000 unità. Come sottolinea l’assessore alla Cultura Ferdinando Molteni, “si moltiplicano le donazioni di libri alla Biblioteca Civica. Mi sembra un fenomeno molto bello. Significa che i cittadini hanno fiducia nelle strutture culturali di Savona. La biblioteca è sempre più ricca, dunque, e le donazioni ci aiutano a compensare le minori acquisizioni dovute agli ormai noti problemi di bilancio”.
“Certo – aggiunge l’assessore – alcuni cittadini portano in biblioteca opere di non grande valore: romanzi rosa, letteratura d’evasione. Eppure anche questo ‘gesto’ è significativo e va rispettato. Noi non buttiamo nulla e quei libri trovano sempre una destinazione”.
Difatti negli ultimi anni è cambiata la politica del ricevere donazioni da parte dei cittadini: attualmente in biblioteca queste vengono accettate, qualunque sia il numero di volumi che le costituisce e sempre che non siano troppo specializzate (normalmente anche con l’esclusione di enciclopedie ed editoria scolastica), e sono poi destinate dalla Direzione ad incrementare il patrimonio della biblioteca centrale o delle biblioteche di circoscrizione oppure ad essere donate ai cittadini tramite l’iniziativa “Pesca un libro”, che si concretizza in un cestone dove chi frequente la biblioteca trova volumi che, per motivi diversi, non entrano a far parte del patrimonio della Barrili, ma possono essere interessanti ugualmente per il privato cittadino.
Sono così pervenute negli ultimi tempi alla biblioteca diverse donazioni di cittadini savonesi e non solo, tra cui ricordiamo la collezione delle opere di Anton Giulio Barrili, proprio nel centenario della morte dello stesso, donate dall’avvocato Buscaglia, la raccolta di volumi sull’arte ceramica e la sua storia donati da Federico Marzinot, una importante raccolta di libri sul bridge; la donazione di testi teatrali e volumi sulla storia del teatro da parte della famiglia Rossello, ancora da catalogare e da mettere a disposizione del pubblico, e ancora di tanti altri cittadini, sia conosciuti, come il dottor Malandra, il canonico Lavagna, il notaio Zanobini, o meno noti, ma accomunati dal desiderio di donare alla biblioteca della loro città, che ricordiamo è una delle più importanti della Liguria, opere da loro scritte o le loro biblioteche di famiglia, come d’altronde era stato a metà del 1800, quando le opere donate dalle famiglie illustri di Savona costituirono il fulcro della nascente biblioteca della città.
E proprio in estate un’altra importante raccolta ha arricchito la Barrili: si tratta della Biblioteca della filiale savonese della Banca d’Italia, costituita da oltre tremila volumi e ricca di opere di economia e diritto, che la Direzione della Banca stessa ha offerto alla città, nel momento della chiusura della sua sede savonese. Attualmente i volumi sono ancora inscatolati, ma nei prossimi mesi la Direzione della Barrili intende provvedere alla loro sistemazione, in modo che possano essere consultati dal pubblico. Si può concludere quindi che quanto sopra scritto testimoni l’interesse e l’affetto che i savonesi provano nei riguardi della “loro” Barrili come istituzione culturale della città e non solo, tanto da far preferire il donare le loro collezioni alla biblioteca civica in modo che appartengano alla comunità e possano essere conosciute e consultate, visto ormai le possibilità date dalla rete, in Italia e all’estero.