Savona, il pm Landolfi: “Per battere la camorra è necessaria la confisca dei beni”

Alberto Landolfi 2

[thumb:2734:l]Savona. Per sconfiggere la camorra la strada è quella della confisca dei beni. Gli arresti in massa, pur necessari, sono meno efficaci di fronte ad un’organizzazione che può contare su sempre nuova manovalanza criminale, ma che invece subisce con maggior sofferenza la sottrazione del patrimonio accumulato. E’ la posizione espressa dal sostituto procuratore Alberto Landolfi, che ha incontrato gli studenti del Liceo Statale “Giuliano Della Rovere” di Savona.

L’aula “De Mari” era gremita di allievi dell’istituto ed il magistrato ha illustrato le caratteristiche e le peculiarità di mafia e camorra. L’incontro è stato inframezzato da filmati tratti da note pellicole di denuncia sull’argomento. Il magistrato ha descritto le peculiarità dei due apparati criminali: la struttura verticistica della mafia e quella a “vertici diffusi” della camorra, il diverso atteggiamento della popolazione nei confronti dei due fenomeni, i settori di espansione delle organizzazioni criminali.

I due fenomeni malavitosi organizzati continuano a terrorizzare intere aree del mezzogiorno nelle rispettive zone d’influenza, con metodi simili ma caratteristiche differenti. Gli oltre cento liceali presenti hanno potuto così apprendere nozioni sui due mondi e sulle loro ramificazioni, su cui molto si dice grazie ai mass media, ma di cui poco effettivamente si sa.

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