Regione, Costa incontra gli studenti: “protesta nel rispetto della libertà di tutti”

Regione. “Manifestare le proprie idee e anche il proprio dissenso è un diritto che deve essere salvaguardato, così come la libertà di scegliere se fare lezione o partecipare ad assemblee o autogestioni, perché la scuola deve essere prima di tutto un luogo educativo, quindi è giusto che sia data a tutti la possibilità di discutere e riflettere sulla realtà in cui si vive, anche utilizzando gli strumenti delle proteste e delle manifestazioni democratiche”.

Questo il messaggio che il vicepresidente della Regione Liguria e assessore all’Istruzione Massimiliano Costa indirizza agli studenti che questa mattina sono scesi in piazza per manifestare contro il decreto Gelmini oggi in discussione al Senato.

Nel corso dell’incontro con una delegazione di studenti del liceo scientifico Cassini di Genova, Costa ha annunciato che la Regione sta valutando in queste ore la possibilità di fare ricorso presso la Corte Costituzionale contro l’articolo 3 del decreto 154 che prevede il commissariamento delle Regioni che non operino i tagli richiesti per il contenimento della spesa: “crediamo – ha spiegato Costa – che ci sia un conflitto di attribuzioni tra Stato e Regioni”.

Nell’incontro con gli studenti Costa ha ribadito il suo dissenso nei confronti della filosofia che sta alla base del decreto Gelmini che è esclusivamente di natura finanziaria: “quando l’obiettivo di provvedimenti importanti è il risparmio – ha dichiarato Costa – si rischia di `perdere la bussola’ e fare pasticci, mentre tutto il mondo dell’educazione, dalla scuola primaria all’Università ha bisogno di riforme vere e non di tagli”.

Agli studenti scesi in piazza il vicepresidente ha ricordato come “sia utile accompagnare le iniziative tese a riflettere sulla scuola e a come migliorarla, mettendosi in atteggiamento di dialogo e non di `muro contro muro’ come sta facendo il Governo, perché il dibattito e il confronto devono essere vissuti come veri e propri momenti formativi”.

Costa ha anche sottolineato che “nel salvaguardare la libertà di tutti e il patrimonio e i beni delle scuole, occorre far prevalere non solo l’equilibrio e il buon senso, ma soprattutto la responsabilità nel lavorare insieme per raggiungere gli obiettivi di una riforma vera per la scuola”.

Rivolgendosi al ministro Maria Stella Gelmini, il vicepresidente della Liguria ha affermato: “Meglio avrebbe fatto a sospendere un decreto fatto di interventi a spot aprendo al dialogo con Regioni, autonomie locali e tutto il mondo della scuola”.

Concludendo, Costa ha affermato che “la spinta di tutti gli studenti attraverso strumenti tipici di autogestione e assemblee se da un lato ci stimolano a superare la demagogia politica per andare ad operare scelte responsabili per la scuola, dall’altro evidenziano come il bene di tutti si raggiunge solo con la fatica del dialogo e la capacità della costruzione collegiale”.

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