Cronaca

Omicidio di Alassio: la morte risale a 12 ore prima del ritrovamento

Alassio, cadavere ritrovato in una scarpata - Ottobre 2008

[thumb:9442:l]Alassio. E’ stato Enzo Ramasso, un abitante del posto, a notare il corpo senza vita della ragazza nella scarpata. Il sella al suo scooter stava percorrendo la provinciale che collega Villanova alla frazione di Caso ed ha visto alcune tracce ematiche sull’asfalto al margine della carreggiata. Una visione insolita che lo ha indotto a tornare indietro e a sincerarsi di quello che poteva essere accaduto. Sotto il piano stradale, quattro o cinque metri più giù, nella vegetazione, ha scorto un colore: giallo. Il giallo di una parte degli indumenti che indossava la diciottenne Alina Nutica.

Ramasso è corso ad allertare i soccorsi, immaginando che si trattasse di qualche automobilista o motociclista precipitato con il proprio mezzo nel dirupo. Erano circa le 17,30. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Alassio, coordinati dal capitano Samuele Sighinolfi, e una pattuglia del commissariato di polizia di Alassio. Con loro i vigili del fuoco. Poco dopo sono giunti i magistrati Vincenzo Scolastico e Alberto Landolfi, seguiti dal medico legale. Dopo i rilievi compiuti nella zona dagli esperti della Scientifica, il cadavere è stato recuperato: ricoperto di sangue, mostrava evidenti segni di fratture e percosse.

La giovane donna aveva numerose ecchimosi al volto e alla testa e questo farebbe pensare ad un violento pestaggio. Indossava un paio di pantaloni ed una maglietta attillati e calzava un paio di stivali. Con sé non aveva documenti. La zona dove è stata rinvenuta è molto isolata e frequentata solo da coppiette. La morte, secondo quanto dichiarato dal medico legale, risale a circa 12 ore prima del ritrovamento.

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