Cronaca

Omicidio di Alassio: il convivente della ragazza interrogato in caserma

Carabiniere rilievi

[thumb:9447:l]Alassio. Il convivente di Alina Nutica, un giovane manovale albanese, incensurato, residente a Loano, si è presentato nella notte alla caserma dei carabinieri di Alassio, accompagnato da due avvocati. Ai militari ha detto che da circa un giorno non aveva più notizie della sua ragazza. Il giovane è stato ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti e dopo due ore in cui ha esposto il suo racconto, il suo alibi si è mostrato convincente. Dalla testimonianza è emerso un elemento interessante per le indagini: la prostituta è andata, come al solito, al lavoro e da quel momento in poi è sparita. L’assassino, quindi, potrebbe essere fra i clienti delle lucciole della Piana ingauna. Ammesso che non si tratti di un rapinatore che, con la scusa di una prestazione, ha portato in un luogo isolato e assalito la vittima indifesa.

Il convivente della ragazza si è presentato in caserma dopo aver appreso la notizia della morte misteriosa alla televisione, guardando il Tg3. Avendo riconosciuto nella vittima la propria fidanzata, si è subito recato dai carabinieri. Il giovane ha riferito che mercoledì sera la ragazza ha preso un taxi per andare fra Albenga e Ceriale, nella zona dove abitualmente “passeggiava” per contrattare con i clienti prestazioni sessuali. Il tassista che effettuato la corsa, anch’egli giunto in caserma, ha confermato di aver trasportato la diciottenne sul suo mezzo. Per l’ultima volta, quindi, la prostituta romena è stata vista sul “luogo di lavoro”. La pista di un delitto consumato nell’ambito della prostituzione è quella più evidenti, benché non l’unica, per gli investigatori.

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