Lettera al direttore

Lettera della lista civica Uniti per Garlenda

A quante guerre abbiamo avuto modo di assistere nelle nostra vita e quante ne ha già raccontato la storia? Solo negli ultimi cinquant’anni, possiamo ricordare alcune delle più importanti che hanno coinvolto direttamente le nostre generazioni.

Seconda guerra mondiale 1939-1945, la guerra a Stalingrado nel ’41, la guerra in Corea tra il ’50 ed il ’53, la guerra in Indocina nel `54, rivolta di Budapest nel’ 56, Vietnam nel ’64, La guerra di sei giorni nel Medio Oriente nel ’67, Kippur ’73, Afganistan dal ’78 all’88, Iran-Iraq ’79, guerra del Golfo ’90-’91, Jugoslavia ’91, Kosovo 77 giorni ’98, New York 2001, Cecenia guerra infinita, Georgia 2008.

A volte capita di ripensare ai motivi che possono spingere le persone a compiere atti incivili di questo genere e soprattutto a cercare di identificare l’entità del pensiero in grado di sopprimere i diritti umani a tal modo, da renderli succubi di una lotta illegittima alla conquista del potere. Il parere espresso dalle più persone, è quello di una mancata comprensione nei confronti di individui che ignoranti, primitivi e privi di un qualche valore intellettuale, hanno scelto e continuano a riscegliere di incanalare le proprie esigenze e quelle evidentemente poco umanistiche del resto del popolo in un gesto di tale essenza. Sicuramente la natura dei problemi insorti nel piccolo comune di Garlenda non è neanche confrontabile al volume raggiunto da quella appena elencata, ma qui stiamo parlando, in qualità di specie umana, di imparare dagli errori compiuti in passato. Per questo andiamo a scuola.

L’ex sindaco Dario Braggio ha sicuramente commesso degli errori organizzativi per mezzo dei quali ha saputo progredire, come quelli elencati da Giuliano Miele su questo giornale. Lui ha previsto un imminente evoluzione del paese e quindi ragionato sulle sue possibili conseguenze, omettendo tuttavia di apportare nel piano regolatore le previsioni infrastrutturali, quali necessaria conseguenza dei cambiamenti in questione.

Ciò nonostante, nell’attuale situazione, non parliamo della costruzione di un pollaio nel proprio terreno, bensì dell’edificazione di un centro commerciale di 8000 mq, per non parlare di quello industriale in località Chiappa, che implica l’attraversamento di grossi mezzi di trasporto dello stretto centro garlendino, portando così disagio agli abitanti ed al traffico automobilistico stesso, paragonabile allo scempio urbanistico architettonico provocato da elementi che possiamo visitare prima di entrare in Garlenda stessa, procedendo dal paese adiacente più a est. Parliamo di una problematica già proposta in passato, inerente la depurazione delle acque reflue, il quale approccio deve essere rimandato per mancanza di fondi. Questo al contrario, non è possibile, perché facente parte delle necessità primarie e in assoluta priorità sulla lista dei compiti da svolgere, ancora prima, dello sviluppo di un centro commerciale costruito su basi legislative delle quali conseguenze non è stato preso atto.

Ma se queste mancanze sono il risultato di una irrilevanza amministrativa, e come tale è stata riconosciuta dal novo primo cittadino, come si spiega che lui schierandosi in difesa dietro al muro delle predisposizioni, approfitta della situazione raggiunta continuando a ripetere lo stesso errore, questa volta però in carica della propria consapevolezza?! E per quale motivo è possibile trovare i fondi per lo sviluppo di una superstrada sopraelevata attraversante la zona d’aria a sud delle finestre paesane, ma non quelli per l’utilizzo di perossido di idrogeno ed ozono liquido a favore della proliferazione batterica all’interno del depuratore e così a miglioramento della stessa flora per l’abbattimento dei miasmi?

Qui si ha la netta sensazione che il sindaco abbia scambiato l’insoddisfazione cittadina con una lotta privata, cercando di insabbiare le proprie colpe, con insinuazioni verso enti contraddittori come il leader dell’opposizione. Questo però, non cambierà la situazione del nostro bel paese, anzi, potrà fare capire alle gestioni esterne, con quale valore morale concordano gli abitanti di Garlenda per condurre la loro località.


Lista civica Uniti per Garlenda

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