Economia

Piano regolatore portuale di Savona: attuazione subordinata a Ferrania

Porto Savona

[thumb:96:l]Savona. Il consigliere regionale Carlo Vasconi ha chiesto di conoscere quali procedure debba scontare il progetto inserito nel Piano regolatore portuale di Savona che prevede la realizzazione di nuove aree operative nella banchina alti fondali. Le opere sono previste a mare dell’attuale molo di sopraflutto e nelle retrostanti aree operative, per circa 80 mila metri quadri, con un tombamento del lato esterno della diga foranea.

Il consigliere dei Verdi così scriveva in un’interrogazione risalente a maggio: “In ordine agli interventi di ampliamento della diga foranea con parere del 25 luglio 2003 il consiglio superiore dei lavori pubblici ha raccomandato l’approfondimento delle analisi costi-benefici in relazione ai benefici attesi e ai costi economici ed ambientali che l’esecuzione delle opere comporta, mentre il Ministero per i Beni e le attività culturali ha espresso prescrizioni affinché il tracciato viario non interessi quanto ancora in sottosuolo del complesso del Priamar e dell’edificio delle ‘terrazzette’ e che si collochi quanto più lontano possibile da tali preesistenze”.

“La scelta – ha risposto l’assessore all’urbanistica e infrastrutture Carlo Ruggeri – è trovare un soggetto che garantisca la gestione del nuovo terminal: la proposta va presentata entro febbraio 2009. Ricordo che questa è una delle parti importanti dell’accordo di programma per il salvataggio Ferrania, sottoscritto anche dal Ministero, secondo il quale una delle attività, il laminatoio, è alimentata da materiale proveniente dal porto di Savona. E’ quindi fondamentale che le apposite navi possano attraccare in porto. Per quanto riguarda gli aspetti procedurali è un intervento che non richiede la procedura di via, ma è oggetto di un’intesa Stato-Regioni. La questione però è oggi complicata dalle difficoltà che il progetto di riconversione della Ferrania sta subendo e che mettono in discussione anche gli interventi ad esso propedeutici”.

Vasconi si è detto soddisfatto soltanto in parte dalla risposta ed ha osservato: “Il rapporto costi benefici è subordinato al laminatoio e io sono favorevole alla realizzazione dell’accordo per Ferrania. Mi sorprende che la via non sia prevista. Questo caso mostra come spesso le autorità portuali seguano procedure opache”.

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