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Pesca, “fermo biologico” limitato ad alcune imbarcazioni

polpo

Regione. Tregua di un mese per i sempre meno pesci del mar Ligure. E’ cominciato il 3 settembre, e finirà il 2 ottobre, il “fermo biologico”, limitato alle imbarcazioni abilitate alla pesca a strascico e volante. In Sardegna, iniziato il 25 agosto, finirà il 23 settembre, mentre nel mare Adriatico si è svolto nel mese di agosto. Potranno purtroppo continuare a pescare tutte le altre barche e mezzi, compresi l’incomprensibile “pescaturismo”, la pesca sportiva ed i micidiali parangali.

Una misura necessaria ma non sufficiente, lamenta la Protezione Animali savonese, che ricorda come i massimi organismi scientifici mondiali avvertono che tutte le specie marine commestibili (tonni, pescispada, pesce azzurro, razze, polpi, aragoste e scampi, eccetera) sono in grande diminuzione e molte rasentano l’estinzione. Fra di esse l’ex comunissima acciuga, pescata in ogni modo, tempo e misura (fino a tre centimetri è il famoso “bianchetto”, catturato “in deroga” ormai stabile per due mesi all’anno, con proroga “eccezionale” ormai fissa di un mese).

Secondo l’Enpa è ormai indifferibile proibire la pesca a strascico entro le tre miglia, per tutelare la zona costiera dove si trovano le praterie di posidonia, dove crescono e moltissime specie marine. E dare un giro di vite alla pesca sportiva, che non ha alcuna motivazione di esistere, in presenza di una marineria professionale agguerrita e supertecnologica.

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