E’ scattato oggi il fermo biologico per la pesca a strascico nel mar Tirreno e Mar Ligure con la sola eccezione dei pescherecci dediti alla pesca del gambero rosso imperiale. Una sosta giudicata negativamente dai pescatori per il periodo e soprattutto perché non coinvolge tutto il settore pesca ma soltanto lo strascico.
“Questo fermo – spiega Luigi Sartor della cooperativa pescatori sestresi – doveva essere ‘politico’, ovvero una sorta di rimborso per le imprese dopo il lungo sciopero di giugno per il caro gasolio, invece riguarda solo lo strascico lasciando fuori lampare e piccola pesca. Il periodo poi è sbagliato in quanto la riproduzione della maggior parte delle specie avviene a gennaio e febbraio, insomma un pasticcio”.
Nel Golfo Tigullio, dove si concentrano i pescherecci a strascico, le imbarcazioni in deroga sono sette: due a Sestri Levante, una a Lavagna e quattro a S.Margherita Ligure; queste imbarcazioni si fermeranno a novembre quando finirà la pesca del gambero rosso.
Ma il decreto sul fermo ha lasciato una amara sorpresa. “Chi ha scritto il decreto – dice risoluto Luigi Sartor – del mare non conosce nulla per questo hanno scritto che chi esegue la pesca del gambero non può vendere e neppure tenere a bordo altro pesce, il che significa che se nelle reti finisse ad esempio un nasello o una pescatrice allora bisognerà gettarla a mare, un’assurdità all’italiana”. Il fermo terminerà il 3 ottobre.