Finale, nuova campagna di scavi nella Caverna delle Arene Candide

Scavi Caverna delle Arene Candide, Finale Ligure

[thumb:5822:l]Finale Ligure. Il consiglio comunale di Finale Ligure ha approvato la convenzione che sarà firmata fra lo stesso Comune, la Soprintendenza per i Beni archeologici regionali e la società Antiche Cave Spa, per effettuare una nuova campagna di scavi e ricerche archeologiche nella Caverna delle Arene Candide, l’ampia cavità in cui fu rinvenuta nel 1942 l’eccezionale sepoltura di un giovane, il “Principe delle Arene Candide”, risalente a 24 mila anni fa, che, per la ricchezza del corredo e le straordinarie condizioni di conservazione, rappresenta forse la più importante sepoltura del paleolitico superiore europeo.
Gli scavi inizieranno nei prossimi mesi e saranno finanziati dallo Stato con un contributo di 416 mila euro e dalla Antiche Cave Spa con un contributo di 50 mila euro. Alla campagna parteciperanno archeologi italiani ed alcune università americane. Visti i risultati conseguiti in precedenza, si può presumere che la ripresa degli scavi produca ulteriori ritrovamenti di rilevanza internazionale, comprese sepolture paleolitiche analoghe a quella del “Principe”.
“L’intenzione è di dar vita ad un parco archeologico che, insieme alle grotte di Toirano e ai Balzi Rossi di Imperia, vada a creare un contesto di tale importanza da poter essere dichiarato patrimonio dell’umanità da parte dell’Unesco – dice il vice sindaco e assessore all’urbanistica del Comune di Finale Ligure Giovanni Ferrari – Il primo passo sarà la creazione di una Fondazione, di cui faranno parte enti pubblici e privati. Inoltre, in occasione dell’apertura della campagna di scavi, la sepoltura del Principe, conservata nel Museo Archeologico di Genova Pegli, sarà temporaneamente ospitata e visibile al pubblico nel Museo Archeologico del Finale”.
Nell’ex polveriera delle cave sarà realizzata una struttura di supporto logistico per i ricercatori. In seguito, l’area degli scavi sarà resa fruibile al pubblico, che potrà accedervi sia dall’Aurelia sia dalla strada napoleonica sovrastante, il cui ripristino è previsto nell’ambito del progetto di recupero delle ex cave.
La celebrità internazionale delle Arene Candide deriva dalle fortunatissime campagne di scavi archeologici che furono effettuate negli anni 1940-42 e 1948-50. Esse portarono alla scoperta di 19 sepolture paleolitiche, fra cui quella del “Principe”.
Gli scavi finora condotti non hanno mai raggiunto il fondo della caverna, che alcune prospezioni geoelettriche pongono alcuni metri più in basso della massima profondità raggiunta nel ’42. E’ perciò possibile che si conservino intatti gli strati che contengono la registrazione del cruciale passaggio/sostituzione fra l’Uomo di Neandertal e la nostra specie, l’Uomo Sapiens, avvenuto attorno a 35 mila anni fa.
La Caverna delle Arene Candide si trova a circa 90 metri sul livello del mare, sul versante occidentale del promontorio della Caprazoppa, sul margine superiore dell’ex cava Ghigliazza. Le Arene Candide erano una duna di sabbia quarzosa, bianca (candida), che i venti dell’ultima glaciazione avevano addossato al promontorio. Ritratta in alcune fotografie dei primi anni ’20, la duna è stata poi completamente rimossa dalle attività di estrazione della cava, chiusa alcuni anni or sono. L’area delle ex Cave Ghigliazza è interessata da un progetto di recupero ed urbanizzazione in corso di elaborazione.

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