Savona, iniziative in vista dell’arrivo del nuovo vescovo

Savona. Per il suo ingresso come vescovo nella diocesi di Savona-Noli monsignor Vittorio Lupi ha deciso di proporre un gesto di carità e solidarietà, che individuerà fra alcune segnalazioni ricevute dagli uffici della Curia. La colletta che si effettuerà fra coloro che parteciperanno alla Messa d’ingresso, domenica 24 febbraio alle ore 15,30 in Cattedrale, sarà devoluta per lo scopo indicato dal vescovo.
In questi giorni i responsabili degli Uffici diocesani hanno messo a punto alcune iniziative in vista dell’ingresso del nuovo vescovo: una veglia di preghiera si svolgerà, simultaneamente, sabato 16 febbraio alle ore 21 nella Cattedrale di Savona, nella parrocchia di sant’Ambrogio a Varazze e nella parrocchia di san Giovanni Battista a Finalmarina. Per la Quaresima tutti i parroci riceveranno dalla diocesi un sussidio con proposte per la Messa (richieste di perdono, preghiere dei fedeli) che avranno un’attenzione particolare per la chiesa e il vescovo. Sarà inoltre proposto uno schema di liturgia penitenziale. Monsignor Vittorio Lupi riceverà in dono dalla diocesi l’anello episcopale, che gli sarà consegnato durante il rito eucaristico d’ingresso. La diocesi invita i parroci, in quella domenica, a sospendere la celebrazione delle Messe pomeridiane.
Intanto il Priorato diocesano delle confraternite si è reso disponibile, come già era accaduto per i vescovi Lafranconi e Calcagno, a realizzare lo stemma episcopale di monsignor Vittorio Lupi, da collocare sul balcone del Vescovato. Ne sarà artefice il professor Alessandro Coretti, della confraternita dei santi Agostino e Monica. Lo stemma è inquartato di azzurro (colore che indica la fede) e d’oro (colore che simboleggia la grazia di Dio). Nel primo quarto campeggia una stella a otto punte, simbolo della Vergine Maria, onorata sotto i titoli di “Madonna della Villa” e “Madonna di misericordia” (la stella è anche nello stemma del Comune di Ceriana, di cui è originario il vescovo), nel secondo un cuore rosso, che esprime la misericordia quale programma di vita e di azione pastorale, nel terzo un ramoscello d’ulivo, segno di pace ma anche simbolo dell’attività produttiva della Riviera di Ponente, nel quarto un’ancora, che indica la sicurezza nell’agire e l’attività marinara tipica della gente ligure. Il motto episcopale, “Gressus meos dirige” (“Guida i miei passi”) vuole ricordare l’affidamento fiducioso in Dio, invocato per guidare l’azione pastorale del vescovo.

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